I° Premio Bruno Ceccarelli
per Giovani Neuroscienziati (max 35 anni)
bandito dall'Associazione con la collaborazione
della Società
Italiana di Neuroscienze.
La Commissione composta dai Proff.: Jacopo Meldolesi (Presidente),
Flaminio Cattabeni e Roberto Spreafico, dopo avere analizzato i documenti
inviati da 35 giovani neuroscienziati ha scelto come vincitore 1998 il
Dr. Alessandro Cellerino.
-
Alessandro Cellerino, nato a Salerno 28.3.69, ammesso alla
Scuola Normale di Pisa nell'87, si è laureato in Biologia col massimo
dei voti e la lode nel '91 e perfezionato (Dottorato) in Neurobiologia
presso la Scuola Normale.
Ancora studente ha iniziato il lavoro di ricerca a Pisa
presso il laboratorio di Lamberto Maffei per passare poi nel 1994 al laboratorio
di Yves Alain Barde presso l'Istituto di Psichiatria di Martinsried (Monaco
di Baviera) da cui è passato al Max-Planck di Tuebingen (laboratorio
di Mathias Baehr), collaborando con il Dipartimento di Oftalmologia dell'Università
(laboratorio di Konrad Kohler).
Nel gennaio 1998 è tornato all'Istituto di Neurofisiologia
del CNR di Pisa quale ricercatore a contratto (art.23).
-
Ha vinto fellowships europee e tedesche, ha partecipato quale
invited speaker a Congressi internazionali, incluso il Neuroscience Meeting
del 1996 dove ha presieduto una slide session.
-
Il lavoro di Cellerino è focalizzato sulla plasticità
neuronale e sul ruolo delle neurotrofine, studiate prima nella corteccia
visiva e poi nella retina. In questi studi egli ha dimostrato che il BDNF
non svolge soltanto un'azione neuroprotettiva contro l'apoptosi, ma in
alcuni neuroni (cellule gangliari retiniche) provvede al mantenimento del
trofismo durante lo sviluppo. Negli ultimi anni ha studiato la sinaptogenesi
e la comparsa del fenotipo neuronale nella retina, usando anche topi knock-out.
In questi studi egli ha dimostrato nuovi aspetti dell'azione del BDNF sia
su cellule della retina che su cellule del tetto ottico. Recentemente ha
iniziato studi di Ca2+ imaging nei neuroni retinici.
-
Autore di 12 articoli sperimentali, in 6 dei quali ha firmato
per primo, pubblicati su giornali di prestigio quali J. Neurosci. e PNAS.
In due reviews, una con Barde e l'altra con Maffei (Progress in Neurobiol.),
ha fatto il punto sugli sviluppi delle conoscenze sull'azione delle neurotrofine
sullo sviluppo e plasticità neuronale della retina e della corteccia
visiva.
L'importanza ed il successo di un Premio di Ricerca dipendono
dalla qualità dei partecipanti. L'Associazione Bruno Ceccarelli
è fiera dell'interesse suscitato dal Premio ed in particolare dell'elevato
livello scientifico dei partecipanti, un segno di sicuro positivo auspicio
per lo sviluppo della ricerca neurobiologica nel nostro Paese.