Fino a qualche anno fa si pensava che il Beta-Amiloide,
i primi 42 aminoacidi della proteina precursore dell'amiloide (APP), fosse
solo un deposito inerte privo di attività biologica.
Recenti ricerche hanno dimostrato che il b-amiloide
organizza cascate cellulari ed è un iniziatore della degenerazione
dei neuroni.
Durante la vita c’è un normale processo
di demolizione dell’APP, che è una lunga proteina di membrana di
circa 700 aminoacidi. Le secretasi attaccano l’APP liberando i 40 o 42
aminoacidi del b-amiloide; gli endosomi e lisosomi
digeriscono la rimanente porzione di APP lasciando il peptide b-amiloide
intatto. Il risultato è che i frammenti di 40 o 42 aminoacidi del
peptide b-amiloide vengono secreti nello spazio
extracellulare.
Normalmente i prodotti della demolizione dell’APP sono
solubili; comunque un b-amiloide intatto ha
tendenza ad auto-aggregarsi in una forma insolubile, beta-conformata, che
è neurotossica.
Nel morbo di Alzheimer c’è un’accelerazione del processo di morte neuronale, che recenti ricerche hanno dimostrato essere dovuto a due meccanismi, necrosi ed apoptosi.
Necrosi neuronale
La forma solubile ed inaggregata del b-amiloide
può essere neurotossica quando coesistono altre condizioni potenzialmente
dannose per il neurone (come ipoglicemia o presenza di radicali liberi),
che possono iniziare il processo di lisi cellulare.
Questo avviene alterando le concentrazioni di ioni calcio
nelle cellule e avviando il processo di necrosi cellulare (una modalità
di morte cellulare).
La necrosi è caratterizzata dalla dilatazione
del reticolo endoplasmatico e dei mitocondri, con finale disintegrazione
della membrana e conseguente perdita del contenuto citoplasmatico,
portando ad infiammazione e a danni a carico anche del tessuto sano circostante.
E' come se le cellule si gonfiassero ed esplodessero.
Apoptosi
Quando il Beta-Amiloide si autoaggrega e
diventa insolubile causa la morte cellulare attraverso apoptosi.
L’apoptosi (chiamata anche morte cellulare programmata)
è una forma naturale di morte cellulare che avviene durante lo sviluppo
o la regressione di un tessuto.
L’apoptosi è caratterizzata dalla presenza di
protuberanze (vescicole) sulla superficie della cellula, da condensazione
del materiale nucleare e contrazione cellulare (picnosi), seguita dalla
frammentazione nucleare in molteplici corpuscoli nucleari.
Le alterazioni citoplasmatiche includono dispersione
di poliribosomi e contrazione cellulare dovuta al processo di formazione
di vescicole.
Piccole quantità di reticolo endoplasmatico e
di mitocondri appaiono normali ed intatti.
Soprattutto, l’integrità della membrana plasmatica
è mantenuta intatta. Nell’apoptosi i corpuscoli
legati alla membrana sono rimossi direttamente dai macrofagi.
Un ulteriore meccanismo di azione dell’apoptosi è
l’attivazione di nuclei endogeni e la conseguente frammentazione
del DNA.
Durante lo sviluppo il cervello è soggetto a molti
traumi, causati in particolare dall’accumulo di b-amiloide
(che è tossico quando i 42 aminoacidi sono lasciati intatti)
e dall’ ossidazione di radicali liberi.
Questi ed altri traumi possono causare la frammentazione
del DNA e iniziare l’apoptosi.
Una cellula matura e sana si riparerà probabilmente
da disturbi e traumi, ma quando questi sono cronici o ripetuti la cellula
può risultarne danneggiata. Una cellula anziana
e malata sarà più vulnerabile e soggetta all’inizio del processo
di apoptosi.
L’accumulo di più disturbi è quello che
causa, alla fine, la morte cellulare.
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