La malattia di Alzheimer rappresenta la più frequente
forma di demenza nei paesi occidentali. La prevalenza della malattia aumenta
con l'età anche se le caratteristiche cliniche possono variare da
soggetto a soggetto; tuttavia l'inizio è generalmente insidioso
e subdolo ed il decorso cronico e progressivo.
I sintomi iniziali dell'Alzheimer sono spesso attribuiti
all'invecchiamento, allo stress oppure alla depressione. In un soggetto
colpito dalla malattia molte volte si verifica una modificazione nel carattere
e anche difficoltà nel riconoscere i famigliari e una diffidenza
nei confronti di essi. Infatti il disturbo della memoria costituisce il
sintomo cardinale della malattia ed il primo a manifestarsi rispetto ad
altri che coinvolgono il linguaggio o la capacità di ragionamento.
Il primo sintomo è generalmente una lieve perdita della capacità di ricordare avvenimenti o fatti recenti, che progredisce gradualmente ed alla quale si associano alterazioni della personalità e deficit delle altre funzioni cognitive. Da sottolineare inoltre il cambiamento della personalità. Spesso compare apatia e il soggetto si rinchiude in se stesso perdendo interesse per tutto ciò che lo circonda. Sostanzialmente i soggetti con malattia di Alzheimer manifestano difficoltà nel collocare gli oggetti nello spazio e nell'avere una visione unitaria di ciò che li circonda. La perdita di memoria è accompagnata molto frequentemente dalla depressione, che talvolta deriva dalla consapevolezza della propria situazione. Ma la depressione non è la sola, anche l'agitazione, la violenza, la paura, il sospetto, ecc. A tutto questo si accompagnano notti insonni e di perenne agitazione.
In una fase intermedia, il soggetto peggiora notevolmente. Egli diviene incapace di apprendere nuove informazioni, spesso si perde in ambienti a lui molto familiari e la memoria remota è compromessa anche se non totalmente persa. Comunque è sempre presente un disorientamento spazio-temporale.
Nelle fasi avanzate della malattia il paziente è incapace di camminare e di svolgere qualsiasi attività quotidiana, è incontinente. La memoria sia recente che remota è totalmente persa, il paziente è incapace sia di muoversi sia di deglutire e a volte diviene pure muto. In questo momento possono sorgere altre complicazioni come malnutrizione, disidratazione, piaghe da decubito.
Benché i meccanismi cellulari coinvolti nella genesi e progressione della malattia siano poco chiari, la malattia si accompagna ad una esasperata tendenza alla morte neuronale nella corteccia cerebrale (la morte neuronale è un fenomeno quasi fisiologico: ogni giorno perdiamo neuroni e il processo diviene sempre più intenso con l'età). Recentemente è stato proposto che la b-amiloide giochi un ruolo in questo processo.
Criteri per la diagnosi della malattia
di Alzheimer
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