L'impulso nervoso.

I neuroni utilizzano due tipi di segnali elettrochimici per diffondere l'impulso nervoso attraverso tutta la rete nervosa:

Per comprendere i processi di trasmissione dei segnali elettrici è necessario conoscere prima alcuni aspetti strutturali riguardanti l'assone o fibra nervosa. La fibra può essere considerata come un tubo riempito con soluzione acquosa di sali, dissociati in ioni carichi negativamente e positivamente, separata dalla soluzione extracellulare per mezzo di una membrana. Il doppio strato lipidico della membrana dell'assone è, analogamente a quello delle altre membrane cellulari, impermeabile agli ioni e a gran parte delle molecole polari. Il passaggio di queste particelle attraverso la membrana dipende dalla presenza di specifiche proteine. Le proteine implicate nel trasporto di ioni attraverso le membrane si distinguono in due categorie: Il gradiente di concentrazione ionico, che si viene a formare grazie alla azione delle pompe sui due versanti della membrana plasmatica, causa un eccesso di cariche negative all'interno del citoplasma, definito potenziale di riposo. Possiamo così parlare di: Grazie a dei microelettrodi è possibile misurare la differenza di potenziale tra l'interno e l'esterno della cellula. Il potenziale di riposo è attorno a -70 mV. I valori di potenziale si possono ottenere anche usando metodi ottici, sfruttando coloranti fluorescenti che si legano alle membrane cellulari e funzionano da indicatori del potenziale di membrana.
Se la membrana del neurone viene depolarizzata (per un impulso elettrico artificiale o a seguito della apertura di canali di membrana, ad esempio per la presenza di un neurotrasmettitore) si aprono canali voltaggio-dipendenti per il sodio, che lasciando entrare sodio (carico positivamente) depolarizzano ulteriormente la membrana. Il processo si amplifica da solo finché la membrana è completamente depolarizzata o addirittura l'interno della cellula diviene positivo rispetto all'esterno.
I canali al sodio si inattivano rapidamente; pertanto la violenta depolarizzazione (potenziale d'azione) si spegne in pochi millisecondi e la membrane non risulta stimolabile per alcuni ulteriori millisecondi.
La membrana delle zone adiacenti del neurone viene depolarizzata dal potenziale d'azione e riproduce a sua volta un potenziale d'azione: così si determina la propagazione dell'impulso nervoso. L'impulso non può tornare indietro, a causa del periodo refrattario che segue al potenziale d'azione nel segmento d'assone interessato.
L'impulso nervoso si propaga lungo tutto il prolungamento principale del neurone (assone) fino a dove questo termina facendo contatto con un'altra cellula (neurone o fibra muscolare per esempio). Il punto di contatto della terminazione nervosa con un altro neurone si chiama sinapsi: qui avvengono una serie di importanti processi che permettono la trasmissione dell'impulso all'altro neurone.