Invecchiamento
E' diffusa l'opinione che all'invecchiamento si accompagni
inesorabilmente la perdita di numerose funzioni sia fisiche che mentali.
Con il trascorrere degli anni udito, vista, memoria, intelligenza, agilità
e così via subirebbero un declino inevitabile.
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Il deterioramento delle capacità mentali è
in realtà causato, oltre che da numerose malattie, anche dall'abbandono,
dall'emarginazione sociale, dalla perdita di relazioni affettive nonché
dalla carenza di esercizio fisico e soprattutto mentale.
E' innegabile che nel cervello senescente si verificano fenomeni
di perdita di cellule e di collegamenti. Ciononostante sono conservate
capacità riparative e rigenerative, una proprietà nota come
plasticità neuronale. La plasticità è il meccanismo,
presente nel sistema nervoso, che gli permette di essere continuamente
modificato e modificabile dal prodotto della sua stessa attività.
L'invecchiamento cerebrale non è un processo inarrestabile
di logoramento, ma è influenzato da variabili complesse che possono
permettere un invecchiamento senza importanti compromissioni delle attività
superiori. L'attività mentale e fisica rappresentano potenti mezzi
per amplificare i meccanismi di difesa dell'organismo e del cervello. E'
stato dimostrato che un ambiente stimolante e l'opportunità di un
maggior esercizio producono un aumento di spessore e peso del cervello.
Numerose osservazioni ottenute in laboratorio suggeriscono un effetto protettivo
della stimolazione. E' stato dimostrato infine, in un gruppo di anziani
che svolgevano regolarmente attività fisica anche dopo il pensionamento,
che la circolazione cerebrale e le funzioni mentali erano meglio conservate
rispetto a coloro che avevano ridotto o sospeso l'attività fisica.
Il principale problema connesso con i fenomeni degenerativi
a carico del sistema nervoso centrale, associati con l'invecchiamento,
è la compromissione della memoria