La memoria è accanto all'intelligenza, una delle
funzioni più complesse dell'attività umana e può essere
definita come la capacità di riprodurre nella propria mente un'esperienza
precedente.
Da un punto di vista meccanicistico la memoria è
quell'insieme di funzioni localizzate nel cervello che ci consentono di
registrare messaggi o informazioni grazie alla collaborazione degli organi
di senso (udito, vista, tatto…) e di rievocarli allorquando lo desideriamo.
La memoria è influenzata dalla presenza di malattie,
dall'uso improprio di farmaci (per esempio sonniferi), e da stati mentali
quali la depressione e l'ansia.
Tutti questi problemi sono più frequenti negli anziani. In particolare ansia e depressione sono condizioni psichiche di frequente osservazione, nelle quali il livello di attenzione dell'anziano è compromesso. Una percentuale minoritaria di anziani (10% degli ultra 65enni) soffre di disturbi della memoria progressivamente sempre più gravi e tali da comportare la perdita dell'autosufficienza. In queste situazioni la causa è da attribuire solitamente alla malattia di Alzheimer o alla demenza multinfartuale (dove successivi eventi ischemici cerebrali producono importanti perdite di cellule neuronali).
Due termini frequentemente utilizzati per descrivere la memoria sono:
Nel corso dell'invecchiamento normale alcuni aspetti del
funzionamento della memoria presentano un declino, ma esistono tuttavia
alcuni aspetti della memoria che nell'anziano non mostrano alcun deficit
o addirittura presentano una prestazione migliore col passare degli anni.
La memoria cosiddetta semantica, che si riferisce alla capacità
di definire il significato delle parole ed al patrimonio delle parole conosciute,
è influenzata dall'educazione e può migliorare sensibilmente
con l'età.
Inoltre che in alcuni soggetti anziani sani si può
manifestare un disturbo della memoria connesso all'età che però
non compromette le abituali attività quotidiane. Si tratta di "normali"
sintomi non patologici come lo sono la presbiopia e la diminuzione della
forza muscolare. Esistono comunque degli esercizi che il soggetto anziano
può utilizzare per mantenere giovane la memoria; sono esercizi che
si basano essenzialmente sull'organizzazione delle informazioni che il
cervello riceve. Ripetere brevemente letture o trasmissioni televisive
può quindi mantenere "giovane" il cervello.
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