Tratto mesocorticale- Origina nell'area mesencefalica denominata
A10 e proietta alla neocorteccia frontale e in particolare prefrontale.
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Ruolo importante nella cognizione, nella comunicazione e nell'attività
sociale
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La riduzione dell'attività dopaminergica nella corteccia
prefrontale è associata ai sintomi negativi di schizofrenia.
I farmaci antidopaminergici possono peggiorare la funzione prefrontale
producendo sintomi negativi secondari.
Una disfunzione di questo sistema altera anche le influenze modulatorie
discendenti verso la funzione limbica.
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Tratto mesolimbico- Origina nell'area A10, della zona ventro-tegmentale
del mesencefalo e proietta a strutture corticali (corteccia frontale, anteriore
del cingolo e entorinale) e limbiche (nucleo accumbens, parte dell'amigdala
e dell'ippocampo).
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Ruolo importante nei processi emotivi e mnesici, nell'attività
locomotoria e nel comportamento motivazionale, nel processamento degli
stimoli e nell'arousal.
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L'iperattività dopaminergica nel sistema limbico è
associata con i sintomi positivi della schizofrenia.
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Via nigrostriatale-
Origina nella zona compatta (area A9) della sostanza nera e proietta
principalmente ai gangli della base.
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Prevalente controllo della organizzazione motoria.
La degenerazione dei corpi cellulari di questa area è implicata
nella genesi del morbo di Parkinson
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Gli antipsicotici classici o neurolettici che bloccano i soli recettori
dopaminergici in quest'area inducono effetti extra-piramidali.
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Tratto tuberoinfundibolare- Collega i corpi cellulari dell'ipotalamo
all'ipofisi.
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Controllo del rilascio di prolattina.
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Gli antipsicotici a spiccata attività anti-dopaminergica
inducono iperprolattinemia.
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